Il testo dell'intervento a questa pagina dal sito della presidenza Ucraina.
TESTO INTEGRALE DISCORSO ZELENSKY ALLA CAMERA (trascrizione approssimativa)
“Caro popolo italiano, oggi ho parlato con Papa Francesco e lui ha detto parole importanti. Capisco il desiderio di pace come quello di difesa della propria patria: tutti hanno il dovere di difenderla. Gli ho risposto dicendogli che il nostro popolo è stato costretto a trasformarsi in un esercito, a causa del sangue sparso dall’esercito nemico. A Firenze ho parlato e ho chiesto di ricordare il numero 79, il numero di bambini uccisi, ora salito a 117: questo è il prezzo della procrastinazione di questa guerra. Sono migliaia i feriti, oltre alle case abbandonate. Nei quartieri delle città seppelliscono i morti nelle fosse comuni. Quel 117 purtroppo non sarà il numero finale.
Perché la Russia devasta la vita dei nostri civili? L’esercito russo non smette di uccidere e distruggere le città come Mariupol, simile alla vostra città di Genova. Immaginate una Genova bruciata, dalla quale scappano persone in macchine e pullman, un esodo per cercare di salvarsi. Parlo da Kiev, la capitale da cui inizia la nostra cultura, quella di un grande popolo ora al limite della sopravvivenza e che dopo aver affrontato queste tragedie ha finalmente bisogno di una pace permanente, come la meriterebbe qualsiasi altra città del mondo.
La realtà però è che Kiev è colpita da missili e sirene aeree che suonano in continuazione. I russi saccheggiano i nostri beni, questo è già avvenuto nella storia con i nazisti proprio in Europa. Minano i porti, distruggono tutto. Bisogna fare il possibile per garantire la pace, dopo che una sola persona al comando ha scelto di iniziare questa guerra.
Non si fermeranno all’Ucraina: il loro obiettivo è quello di influenzare l’intera Europa, inficiando i valori della democrazia e della libertà. L’Ucraina è il cancello dell’esercito russo, ma la barbarie non entrerà mai! Noi ucraini vi siamo stati vicini durante la pandemia, inviandovi i nostri medici, così come voi durante l’ultima alluvione ci avete dato una grande mano. L’invasione dura da 27 giorni, l’Europa deve continuare a emanare nuove sanzioni affinché la Russia non cerchi altri militari in giro per il mondo: serve mettere pressione alla Russia.
L’Ucraina è stata da sempre esportatrice di grano e prodotti indispensabili per le materie prime, per il cibo. Come possiamo seminare e avere una ricca raccolta se il nostro primo assillo è quello di difenderci dagli attacchi di artiglieria che non smettono mai? I prezzi cresceranno e le persone avranno bisogno di aiuto. Conoscete bene gli ucraini, sapete che è un popolo di pace. Sapete chi ha voluto la guerra!
Dobbiamo bloccare tutto, congelare i beni, conti, immobili e gli attivi di tutti coloro che prendono decisioni in Russia. Dovete sostenere anche l’embargo contro le navi russe che entrano nei vostri porti. Non dovete permettere eccezioni a nessuna banca russa.
La guerra deve terminare al più presto e insieme a voi, l’Italia, l’Europa, ricostruiremo l’Ucraina. Ammiro la vostra sincerità e forza nelle relazioni e so che valore ha per voi il significato della famiglia. Grazie per accogliere tanti profughi: 70mila ucraini che sono stati costretti a fuggire, 25mila sono bambini. In Italia è nato il primo bimbo ucraino scappato dalla guerra. Vogliamo un’Ucraina di pace e voi, dal primo giorno di guerra, ci avete sostenuto. Gli ucraini lo ricorderanno sempre! Grazie, gloria Ucraina!”.
Un'analisi che chiarisce come si è arrivati alla situazione attuale, l'ascesa al potere di Putin e le progressive modifiche e derive della società civile che la classe dirigente da lui espressa ha imposto per diventare "classe dominante" (vedi Ross: "Diritto e giustizia"
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